B12
- ingrid de rose
- 7 gen 2019
- Tempo di lettura: 5 min

La cobalamina (Vitamina B12) è una sostanza idrosolubile classificata come appartenente al complesso B, essa risulta un nutriente essenziale per l'organismo di tutti gli animali, uomo compreso, ma nessun animale è in grado di produrla. La fonte naturale di vitamina B12 sono solo alcuni microrganismi: batteri, funghi e alghe. Mentre i batteri producono molta vitamina B12 attiva, funghi e alghe producono soprattutto analoghi inattivi, che possono esercitare effetti negativi sul metabolismo della vitamina B12 attiva.
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Le azioni metaboliche della vitamina B12 comprendono il trasporto di gruppi metilici,l 'attività enzimatica ,la sintesi degli acidi nucleici che permette tra l'altro la formazione dei Globuli Rossi, il metabolismo di proteine e lipidi e per l'integrità del Sistema Nervoso centrale e periferico.
Dal punto di vista dei gruppi alimentari le fonti principali per la popolazione italiana sono:
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carni e derivati (34%)pesce e prodotti della pesca (32%)latte e derivati (25%)
La biodisponibilità della vitamina ottenuta da fonti alimentari è relativamente bassa, innanzitutto per il fatto che avviene una degradazione a causa di:
lucecalore (la cottura riduce del 30% il contenuto di vit. B12)conservazione prolungata
Nel complesso possiamo considerare una biodisponibilità media del 50% nelle fonti alimentari carnee.
Ci rendiamo subito conto quanto sia difficile per un vegetariano o a maggior ragione per un vegano, ottenere attraverso le fonti alimentari la necessaria quantità di Vit. B12 per le esigenze fisiologiche. Il rischio di carenze si accentua per quelle persone che affiancano un ridotto apporto ad un aumentato fabbisogno.
Una volta che la vitamina B12 è stata assunta, deve sottostare a una serie di processi che iniziano già al contatto con la saliva e che, dopo averla resa libera dai cibi che la contengono, ne rendono possibile l'assorbimento a livello dell'ultima parte dell'intestino tenue (ileo terminale), dopo la sua unione al Fattore Intrinseco gastrico. Se qualcuna di queste tappe non funziona, la vitamina non potrà essere assorbita e quindi utilizzata dall'organismo.
Per l'assorbimento della vitamina B12 è fondamentale quindi l'acidità gastrica, l'integrità della mucosa dello stomaco dove viene prodotto il Fattore Intrinseco, e la presenza dell'ultima parte dell'intestino tenue (ileo), dove la vitamina viene assorbita.
Situazioni che rendono necessaria l’integrazione della B12:
1- La compromissione della secrezione acida e della produzione del Fattore Intrinseco sono tra le principali cause di carenza, e dipendono da patologie gastriche (gastriti, ulcera peptica), che danneggiano direttamente la mucosa gastrica ma soprattutto che spesso richiedono l'assunzione di farmaci che hanno un'azione antiacida (gli antiacidi a base di Sali di alluminio e gli inibitori di pompa protonica). Va inoltre ricordata l'anemia perniciosa, una malattia autoimmune relativamente rara, nella quale l'organismo produce autoanticorpi che distruggono le della parete intestinale e il Fattore Intrinseco.
2- Le resezioni intestinali (per tumori o per altri tipi di chirurgia) e le malattie dell'ileo terminale (es. Malattia di Crohn) causano malassorbimento di molti nutrienti, tra i quali anche di B12.
3- Il Dipartimento dell'Agricoltura USA ha stimato che dopo i 50 anni fino al 30% dei soggetti perde fisiologicamente la capacità di liberare la vitamina dal cibo che la contiene, e di renderla quindi disponibile per il successivo assorbimento.
4- Tra i farmaci che possono causare carenza, oltre ai già menzionati antiacidi, c'è anche la metformina, un antidiabetico orale usato soprattutto quando il diabete, come spesso avviene, è associato a sovrappeso, ma anche in altre condizioni caratterizzate da insulino-resistenza.
5- Vegani e latto-ovo-vegetariani che, coerentemente con i principi di una sana alimentazione, assumano limitate quantità di latticini e uova e non assumano integratori o cibi addizionati
6-Alcolisti
7-Chi ha subito interventi di chirurgia bariatrica
Il fabbisogno giornaliero è aumentato anche nei seguenti stadi fisiologici:
negli adolescentiin gravidanza e allattamento.
Possono compromettere l’assorbimento della vitamina B12 a livello intestinale:
Insufficienza pancreaticaCeliachia, MICI, malattie autoimmuniInsufficienza di calcio libero (anche per uso di metformina)Gastrite atroficaIpocloridria (anche indotta da IPP)SIBO (la sovracrescita batterica nel piccolo intestino farà in modo che i batteri captino la B12
B12 e sport:
Gli annunci pubblicitari spesso promuovono gli integratori a base di vitamina B12 utili ad aumentare l’energia e la resistenza. Nessuno studio ha però dimostrato che questi integratori possano effettivamente aumentare l’energia o migliorare le prestazioni atletiche
È bene sottolineare che Il fegato può accumulare nel corso della vita un quantitativo rilevante rispetto al fabbisogno quotidiano di vitamina B12 (circa 2-3 mg). Inoltre la flora batterica intestinale può contribuire, in alcuni individui, alla sintesi endogena della vitamina. Pertanto una carenza di vitamina B12 può svilupparsi anche dopo 2-3 anni, ma ci sono soggetti che possono svilupparla entro pochi mesi.
Questo significa valutare con alcuni esami del sangue lo stato della B12: questi esami sono 4: emocromo e dosaggio dei livelli di vitamina B12, acido folico e omocisteina nel sangue. Sulla base dei risultati, andrà considerato l'eventuale ma probabile inserimento di un integratore, a dose di mantenimento se lo stato della B12 è normale, oppure a dose di attacco in presenza di una carenza subclinica.
I sintomi clinici di una carenza di B12 si classificano in:
EMATOLOGICI: Macrocistosi, anemia macrocitaria, megaloblastosi midollare, trombocitopenia, neutrocitopenia, pancitopenia, anemia emolitica, microangiopatia trombotica NEURO PSICHIATRICI: Sclerosi spinale, polineurite, atassia, fenomeno di Babinski, sindromi cerebellari dei nervi cranici, incontinenza urinaria o fecale DIGESTIVI: glossite di Hunter, aumento della lattato deidrogenasi, aumento bilirubina, ulcere muco cutanee, dispepsia, dolore addominale, disturbi funzionali intestinali GINECOLOGICI: Atrofia della mucosa vaginale, infezioni urinarie e vaginali, micosi, aborti ALTRO: Tromboembolia venosa, angina, Eventi CV
Quale integratore scegliere :
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I vari integratori disponibili sul mercato sono presenti in differenti formulazioni (gocce, compresse orali e sublinguali e fiale), e possono essere assunti per via orale, per via sublinguale o per via intramuscolare.
Rispetto alla via di assunzione orale, la via parenterale e sublinguale sono in grado di garantire un assorbimento efficace anche in presenza di patologie gastriche o di altre situazioni sfavorevoli per l'assorbimento.
Poiché l'assorbimento della vitamina B12 è meno efficace a partire da dosi più elevate e meno frequenti, l'assunzione a partire da integratori richiede dosaggi più elevati: 50 mcg in unica assunzione giornaliera, o 1.000 mcg per 2 assunzioni settimanali (preferibilmente sublinguale). Questi dosaggi elevati non devono essere considerati pericolosi o eccessivi, in quanto l'assorbimento della vitamina è l'1%.
Queste dosi soddisfano però i requisiti per il mantenimento e sono pertanto in grado di prevenire lo sviluppo di una carenza. Se questa fosse già presente, vanno assunte per almeno 1-4 mesi dosi superiori, per poi passare a quelle indicate per il mantenimento.
Non è nota alcuna conseguenza tossica alle dosi di vitamina B12 consigliate per l'integrazione.
E' importante che le confezioni di integratore siano conservate a temperatura non superiore ai 25°C ma soprattutto in contenitori opachi, al riparo dalla luce. La vitamina B12, infatti, è stabile al calore e all'ossidazione, mentre è molto sensibile alla luce, anche quando è sotto forma di integratore.
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Bibliografia
1 National Institutes of Health (NIH), Vitamin B12 – Fact Sheet for Consumers (2011)
2 G. Scalabrino, D. Veber, E. Mutti. Nuovi orizzonti biologici per la Vitamina B12. Caleidoscopio Italiana. Medical Systems S.p.A. Ed. Luglio 2005.
4 ADA 2009, Posizione Ufficiale sulle diete vegetariane: Vitamina B12.
5 http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/
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